A Stresa un convegno nazionale sulla didattica
Al Maggia un convegno nazionale sulla didattica
Al Maggia si è parlato di nuove strategie didattiche, di come rendere la scuola ancora più inclusiva e migliorare il servizio offerto agli studenti. L’1 e il 2 settembre scorsi il nostro istituto ha ospitato l’undicesimo seminario nazionale delle Reti di scuole per la qualità, dal titolo Sulle tracce del Bianconiglio - Nuove governance e didattiche sfidanti. È stata una due giorni di incontri e dibattiti coordinati da Vito Infante, presidente del Centro di documentazione delle Reti di scuole per la Qualità SIRQ-Marchio SAPERI Torino. In platea c’erano molti docenti e Dirigenti scolastici.
Ad aprire i lavori è stato il Dirigente dell’Istituto Maggia, prof. Fiorenzo Ferrari, che si è concentrato sui temi dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, che mettono lo studente al centro dell’attività didattica. Il suo intervento si è aperto con un commento sulle norme che disciplinano l’autonomia di ricerca, soffermandosi sull’importanza del contesto culturale, sociale ed economico in cui si opera. Ha spiegato il Dirigente: “Il Maggia ha mantenuto i suoi valori fondanti, che lo hanno contraddistinto da quanto è nato, primo istituto alberghiero in Italia, ma ha saputo anche cambiare: negli ultimi anni abbiamo innovato gli ambienti di apprendimento, come presupposto di un cambiamento nella didattica, promosso l’inclusione, l’innovazione e la collaborazione all’interno della scuola”.
Il Dirigente ha inoltre specificato che lo schema del cambiamento è partito da una visione chiara, in grado di attivare la capacità di cambiare. Qualche esempio? Uno dei primi “passi praticabili” al Maggia è stata l’internazionalizzazione: il nostro istituto ha aderito al programma Erasmus + e sono già molti gli studenti e i docenti che hanno vissuto esperienze professionali e culturali all’estero. L’altro passo è stata l’introduzione della “Settimana dell’Educazione Civica”, che al Maggia è un progetto gestito dagli alunni e organizzato per classi aperte, adottando un’idea di Avanguardie Educative. Una sperimentazione didattica che ha concretizzato l’uso flessibile del tempo scolastico e ha promosso l’utilizzo della metodologia del “debate” anche nel resto dell’anno scolastico.
Tra i vari temi trattati durante il convegno ci sono stati la valutazione, con particolare attenzione alle competenze, la governance e le didattiche sfidanti, come i libri di testo prodotti dai docenti. Sono intervenuti anche il presidente Invalsi Roberto Ricci, che ha commentato i dati relativi alle rilevazioni Invalsi concentrandosi sui diversi livelli di apprendimento e sulla dispersione scolastica, e Anna Maria Aiello, docente ordinario Università degli Studi La Sapienza e Past president Invalsi, secondo cui la scuola è “una comunità educante, che per raggiungere risultati deve porsi obiettivi comuni, noti e condivisi, e puntare sulle strategie per avviare il cambiamento”.
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